L'ho anticipato ieri su FB (e non so dove sia finito! ndEm), ma è oggi il vero giorno del conteggio: d'altronde giusto, ché in uno Stato dove si subisce il peso dell'assenza di sondaggi nei giorni contigui alle elezioni, i consensi si misurano a spanne, a sensazione, a corpo. E non vado oltre nella critica all'approssimazione.
Giusto per capirci di quanto in Italia sia andati in là,
riprendo da ilPost, una foto del giuramento di Barack Obama:
è una folla smisurata, e non sono più di 800mila persone.
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Che poi, a quanto sembra da quello che sto per scrivere, proprio di approssimazione forse non si tratta: non esiste un metodo assoluto per il conteggio dei partecipanti ad un evento pubblico, ma ci sono delle vie, più o meno scientifiche (ma comunque scientificamente fondate). È ovvio che la questione sia strettamente legata alla conclusione della campagna elettorale, ai comizi in piazza e in particolare ad uno, molto discusso, molto enfatizzato, molto gasato (per dirla in stile anni '90, senza aggiungere che erano gli anni in cui forse Grillo faceva quel che era giusto facesse. ndEm). La scatola (il blog) è quella pseudo-scientifica, scientificamente dandy o dandisticamente scientifica, quindi bando alle polemiche politiche e cominciamo.
Riprendendo un articolo scritto ieri su Liberation che ne parla in occasione delle numerose proteste francesi di questi giorni (la cosa è stata riportata anche da ilPost), proviamo a vedere. Il pezzo fa un excursus geografico tra Europa e Usa. Riporto, tradotto (mi auguro bene).